venerdì 11 febbraio 2011

CAVALLINO DI CARTA (anni 40)

Il paese affondava sotto
la neve, 
che adagio cadeva 
e intanto cresceva,
quando, come un miraggio 
impensato, 
quella sera d’ inverno
tra i fumi del bucato
spuntò dall’affumicato camino
l’incantevole cavallino.
Il piccolo giocattolo di cartapesta, 
riempiva i cuori nell’innocente festa.
Poi all’alba, nel canestro
sul cassettone,
tre biscotti detti befanini,
una pistola di legno marrone
e ti sentivi il più gaio dei bambini.